Amarcord

Una giornata in Vaticano

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dai ricordi di Augusto Casali

Nel 2011, nella mia veste di Segretario di Stato alla Giustizia, ho avuto modo di incrociare e conoscere tantissime persone e tra queste vi fu chi organizzò una mia visita presso il Dirigente della Polizia di Stato addetta ai rapporti con il Vaticano, Dott. Raffaele Aiello.

Ricordo che giunti al casello dell’autostrada vi erano un paio di auto della Polizia che aspettavano me e i miei collaboratori al seguito. Ovviamente, la corsa dentro Roma e verso il Vaticano fu veramente indimenticabile, anche e soprattutto per l’abilità dell’autista.
Una volta giunti a destinazione, fatte le presentazioni, esauriti i riti protocollari, ci portarono a fare una interessante visita privata all’interno di ambienti particolarmente significativi del Vaticano.
Ovviamente passarono sotto i nostri occhi una infinità di opere d’arte. Ero già stato a visitare i Musei Vaticani molto tempo addietro, assieme ai miei genitori, da turista, ma ovviamente si trattò veramente di altra cosa rispetto alla visita come ospite.
Ma di tutte le meraviglie che avemmo avuto il piacere e la fortuna di vedere, ci fu un momento particolare che più degli altri mi ha suscitato sensazioni forti, vera emozione e mi è rimasto scolpito nella memoria.
E’ stata la visita nella Cappella Sistina, che come detto avevo già visitato, ma questa volta in modo assolutamente più consapevole. Ricordo che c’erano giovani studenti distesi a terra che, in un silenzio assoluto, scrutavano gli affreschi del soffitto, riempiendosi gli occhi di quei capolavori immortali, opera di Michelangelo Buonarroti.
Ma dovete sapere che la parte ancor più emozionante doveva ancora venire. Entrando nella Cappella Sistina vedrete in basso a sinistra una porticina. Si tratta del luogo in cui avviene la vestizione del Papa eletto, prima di affacciarsi dai palazzi del Vaticano ed avere il primo contatto con i fedeli che a Piazza San Pietro lo attendono e con le televisioni che trasmettono le immagini in tutto il mondo.
Il Papa eletto viene lasciato solo per un certo tempo, solo con i suoi pensieri di uomo divenuto il capo mondiale della Chiesa Cattolica.

Chi mi accompagnava mi fece entrare in quella stanza arredata con mobili antichissimi ed essenziali, su di un tavolo le vesti papali. Ricevuti alcuni ragguagli fui lasciato completamente solo e la mia testa non ha potuto fare a meno di pensare a che cosa sarà passato nella mente a questi uomini divenuti Papi, chiamati a guidare spiritualmente milioni e milioni di fedeli, interpreti di un potere politico ed economico straordinari, lasciati soli, sotto il peso della loro enorme responsabilità, con i loro pensieri e con la propria coscienza.

Vi giuro che in quel momento, io che con la Chiesa non ho un grande rapporto, ho provato davvero forti sensazioni, in un momento in cui ti devi sentire nudo con te stesso e non puoi assolutamente mentirti.

E’ stata una esperienza davvero unica che ho raccontato agli amici qualche volta e che ora condivido con chi avrà la compiacenza di leggermi, ma temo di fare capire solo un poco dello stato d’animo provato il quell’unico e sicuramente irripetibile momento vissuto quel giorno durante la mia visita in Vaticano.

 



Augusto Casali
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