Negli U.S.A. molti elementi di «democrazia diretta» continuano ad esserci un po’ ovunque, anche se non è mai stato possibile compiere una ricognizione compiuta e proprio per le sue caratteristiche di spontaneità non regolamentata.

Abramo Lincoln ebbe ad esprimere il seguente concetto: il popolo si esprime attraverso le elezioni, ma può anche governare direttamente e il Governo deve perseguire l’interesse del popolo.
Ma, come detto, il consolidamento della democrazia parlamentare messa in atto dai partiti si consolidò a tal punto da cancellare ogni residuo di democrazia diretta, tranne in Svizzera.
D'altronde nelle democrazie dai grandi numeri, con molti elettori, per di più con analfabetismo diffuso e comunque a basso livello di istruzione, la rappresentanza attraverso i partiti era più garante, presso i partiti stessi e gli eletti, rispetto alle aspettative degli elettori.
La «democrazia diretta» cadde cosi nell’oblio per molti anni.
La richiesta di forme di «democrazia diretta» ricomparve con i movimenti del '68. Due furono i segnali più forti e più evidenti di ricomparsa della «democrazia diretta» e si verificarono in Italia e in California.
Infatti, nel 1970 fu approvata la Legge attuativa del Referendum, solo abrogativo, aprendo la strada ad una lunga stagione referendaria. In California invece, dove il referendum si traduce in una iniziativa legislativa popolare che viene sottoposta da un certo numero di elettori, tutto prese vita con una potente azione che portò alla riduzione delle tasse sulle proprietà immobiliari e ancora continua con la possibilità di mettere sulle schede elettorali per tutte le consultazioni importanti tematiche da decidere per via referendaria.
Comunque in tutta Europa nel tempo si sono poi celebrati Referendum, in particolare per tematiche europee.

Continua...

Augusto Casali