Democrazia diretta

La Democrazia Diretta - parte 4

Sul piano teorico sono comparsi almeno due aspetti di una certa rilevanza: la Democrazia deliberativa e il Bilancio partecipativo.
Nel primo caso si tratta di uno strumento abbastanza complesso che punta alla raccolta delle preferenze dei cittadini, adeguatamente informati e istruiti, a individuare e attuare una decisione ampiamente condivisa.

Nel secondo caso ci si trova davvero di fronte ad uno strumento di Democrazia diretta attraverso il quale i cittadini decidono dove e in che modo, indirizzare una parte del bilancio della comunità.
L’applicazione della Democrazia diretta fino ad oggi si è rivelata abbastanza complessa e di difficile realizzazione, ma l’evoluzione tecnologica ora ci aiuta e di certo può rendere più praticabile il ritorno alla forma di Democrazia più vera e incontaminata praticata, e forse ancor più limpida, nell’antica Grecia, punto da cui siamo partiti con il nostro ragionamento.
Secondo il nostro punto di vista i tempi sono maturi a San Marino.
La politica sta lasciando vuoti incredibili; i partiti, soprattutto quelli tradizionali, ma anche i così detti movimenti alternativi, non preparano più il personale politico e quindi molti dei protagonisti non hanno memoria storica, non hanno collegamenti, sono inesperti e senza nessuna «gavetta» alle spalle.
I Partiti hanno perso di vista le ragioni dei Padri fondatori e non risultano più il punto di riferimento che un tempo erano, mancano di credibilità e non sono più in grado di esprimere figure autorevoli riconosciute dalla base, capaci di indicare le scelte e le vie da percorrere.
In queste condizioni, aggravate da una crisi economica internazionale che a San Marino ha cominciato a mordere nel 2008 e a tutt’oggi non accenna a diminuire, probabilmente ricorrere ad un maggior coinvolgimento dei cittadini, facendoli esprimere direttamente sui temi di maggiore impatto per la Repubblica di San Marino, potrebbe garantire all'intero Paese scelte fondamentali largamente condivise e l’uscita dal tunnel in cui è venuto a trovarsi ormai da troppo tempo.
L’esiguità del nostro territorio e della nostra popolazione, potrebbero rendere facilmente applicabile la Democrazia diretta attraverso l’utilizzo del voto telematico, abbattendo, con tali modalità fra l’altro, i costi della consultazione referendaria rispetto alle modalità di voto tradizionalmente utilizzate fino ad oggi.
Non si tratta di soppiantare la Democrazia rappresentativa, ma di affiancargli il saggio utilizzo della Democrazia diretta su temi di fondamentale importanza per l’intera comunità sammarinese, arricchendo e perfezionando così il nostro sistema democratico complessivo.

Continua...

Augusto Casali
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