Democrazia diretta

La Democrazia Diretta - parte 8

Le obiezioni di coloro i quali pensano che «Democrazia diretta» e la «Democrazia rappresentativa» non possano convivere, o di chi è assolutamente contrario alla «Democrazia diretta», sono molteplici.
Proviamo di vedere quali sono le obiezioni più ricorrenti e quali, eventualmente, le risposte di chi invece crede nella partecipazione diretta dei cittadini nei processi decisionali più importanti:

Obiezione 1:
E’ impossibile portare i nuovi media nelle case di tutti i cittadini, quindi è inibita la possibilità di svolgere un ruolo politicamente interattivo. Chi non possiede i moderni mezzi di comunicazione, soprattutto gli anziani, viene tagliato fuori da ogni processo decisionale.
Risposta:
Intanto occorre partire dal presupposto che le dimensioni del nostro Stato favoriscono la partecipazione rispetto a stati più grandi e con milioni di abitanti. E poi non è indispensabile che tutti debbano acquisire personalmente gli strumenti. E’ necessario invece che ognuno abbia la possibilità di partecipare, istituendo posti pubblici per la partecipazione democratica, attraverso strumenti telematici semplificati al massimo, ma dotati anche di particolari accorgimenti al fine di garantire la massima sicurezza e segretezza. Nell'escludere -Internet-, perché attualmente non sufficientemente sicuro, si può pensare ad una rete dedicata tipo Bancomat.

Obiezione 2:
Se la gente avesse il potere di decidere da sola non sceglierebbe mai qualcosa che costa sacrifici.
Risposta:
Noi pensiamo che se le norme fossero assolutamente necessarie la maggioranza degli elettori non sarebbe così incosciente o sprovveduta, soprattutto se le norme fossero articolate con giustizia e buon senso. Ma se ciò, in via teorica, dovesse accadere ad esempio in materia di tasse, vi sarebbero effetti negativi immediati su servizi e stipendi, la qualcosa ricadrebbe su ogni elettore indistintamente. D'altronde il rischio che norme necessarie non siano votate a tempo debito o siano votate norme sbagliate, c’è anche con la «Democrazia rappresentativa».
Gli esempi potrebbero essere molteplici.

Obiezione 3:
In una «Democrazia diretta» chiunque può decidere come votare le leggi, ma solo in teoria.
Infatti non tutti sono in grado di avere la competenza necessaria e di capire tutti gli aspetti relativi ad argomenti tecnici, come, ad esempio, le leggi sull’energia, sui trasporti, sulla ricerca scientifica ecc, ecc.
Risposta:
Va assolutamente separato il problema della competenza tecnica dalla competenza politica.
Nessuno è competente su tutto. Al competente spetta il compito di informare, di convincere, ma non è con la competenza che si acquisisce il diritto di decidere. Gli ateniesi definivano questo concetto “l’arte del giudizio politico”, e pur non tollerando gli stolti che prendevano la parola, riconoscevano ad essi il diritto di contribuire alla decisione di quello che comunque, in egual misura, avrebbero dovuto sopportare. Non esistono criteri oggettivi per valutare la competenza politica, se si vuole essere veramente democratici bisogna ammettere che tutti la possiedono.

Obiezione 4:
La «Democrazia diretta» contiene l’errore di fondo di ritenere che la gente sia formata da persone «perfette» in grado di scegliere sempre la cosa migliore per il sistema e la comunità di cui fanno parte.
Risposta:
Tutt’altro.
Infatti noi riteniamo che le persone non siano perfette e che spesso siano soggette ad errori e tentazioni. Per questo ci battiamo perché a decidere non siano poche persone, ma siano molte sotto il controllo di molti. I margini di errore così diminuiscono, ma anche se fosse commesso un errore collettivo la flessibilità della “democrazia diretta” potrebbe correggerlo rapidamente, mentre la vischiosità della “democrazia rappresentativa” impiegherebbe anni facendo pagare prezzi molto più alti ai cittadini. Gli esempi si sprecano.



Queste sono alcune domande a cui abbiamo cercato di dare risposte convincenti. Ma ve ne sono molte altre che continueremo a sottoporvi prossimamente con l’intento di fornire l’informazione più completa.



(Continua...)

Augusto Casali
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