Continuiamo con le obiezioni che chi avversa la “Democrazia diretta” pone più frequentemente, nel tentativo di fornire risposte adeguate e convincenti:
- Obiezione 5:
- L’informazione ha un ruolo centrale nel formare le opinioni. Sarebbe troppo facile condizionare le scelte del popolo.
- Risposta:
- In un sistema democratico degno di questo nome l’informazione ha un ruolo fondamentale. Ciò è ancor più vero in una piccola realtà come quella sammarinese. Quindi, con o senza «Democrazia diretta» il problema del pluralismo dell’informazione esiste già oggi ed è abbastanza pesante.
Quindi, per arrivare alla risposta, dobbiamo constatare che già oggi è troppo facile condizionare gli orientamenti e i -condizionatori- concentrano soprattutto i propri sforzi una volta ogni cinque anni, ovvero in occasione delle Elezioni Politiche Generali.
In un sistema a «Democrazia diretta» sarebbe molto meno facile pilotare in continuazione le scelte degli aventi diritto di voto, pena la perdita pressoché assoluta anche di ogni parvenza di credibilità.
I cittadini hanno diritto di conoscere tutti gli aspetti di una questione sulla quale devono esprimersi, al fine di potersi formare una opinione libera. E perché questo accada, la migliore garanzia è data dal pluralismo dell’informazione, e, ancor più, dall'accessibilità delle fonti, che non devono essere secretate o rese inaccessibili.
Tutto ciò senza neppure sopravalutare l’influsso dei media che spesso, sui problemi specifici, devono confrontarsi con l’esperienza diretta delle persone.
- Obiezione 6:
- Comunque il sistema rappresentativo è necessario per ragioni di stabilità e di equilibrio.
- Risposta:
- Stabilità spesso non significa equilibrio. I sistemi autoritari sono molto stabili ma ben poco equilibrati. La stabilità, inoltre, può essere un valore aggiunto solo nel caso di un Governo equilibrato, efficace e capace di risolvere i problemi della gente. Viceversa la stabilità diviene una camicia di forza che impedisce il buon funzionamento dello Stato.
D'altronde, se si potesse decidere direttamente non si verificherebbero vuoti e ritardi, ad esempio, per conflitti fra uomini del potere. Il popolo scavalcherebbe problematiche e difficoltà originate da lotte politiche e la decisione che ne scaturirebbe sarebbe espressione vera della volontà del popolo sovrano.
- Obiezione 7:
- Il sistema rappresentativo è necessario anche per ragioni tecniche e di economia. Infatti non è possibile votare su tutto tutti i giorni. Ci vorrebbe un grande dispendio di tempo, energie e denaro.
- Risposta:
- Non si è mai pensato di votare su tutto tutti i giorni. La «Democrazia diretta» e la «Democrazia rappresentativa» devono essere sistemi integrati, ben sapendo che la «Democrazia diretta» può essere comunque esercitabile.
Per quanto riguarda le questioni tecniche è chiaro che possono essere facilmente superabili nel giro di qualche mese, soprattutto a San Marino e con un costo iniziale relativamente basso, forse equivalente a quello necessario per svolgere una consultazione elettorale tradizionale. Già esistono reti telematiche che coprono l’intero territorio della Repubblica di San Marino e comunque non è azzardato pensare ad una rete telematica ad hoc. Quindi non è davvero né un problema tecnico, né un problema economico, soprattutto se si pensa ai risparmi che possono realizzarsi nel tempo, elezione dopo elezione.
- Obiezione 8:
- Il sistema delle deleghe però è indispensabile. Ci vuole qualcuno che operi o che faccia operare e che decida. Talvolta rapidamente!
- Risposta:
- E’ vero. Infatti c’è il Governo, l’Esecutivo, che deve fare. Non deve decidere cosa fare, perché viene deciso altrove, ma deve agire perché sia fatto. E anche nel caso di decisioni da prendere in fretta non significa che il potere del Governo debba sfuggire al controllo degli elettori. Quindi è necessario poter controllare anche a posteriori.
(Continua...)
Augusto Casali