L'Astrolabio

Bruno Giacomoni ci ha lasciato

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Bruno Giacomoni ci ha lasciato. In tanti si chiederanno chi fosse Bruno. Era un ragazzo sordo muto, che verso la fine degli anni “60 approdò nelle fila della Federazione Balestrieri Sammarinesi, guidata dal suo fondatore, prof. Giuseppe Rossi, vero maestro di vita per molti di noi giovani di allora.

All’inizio forse c’era nei confronti di Giacomoni un poco di pregiudizio, dovuto principalmente all’ignoranza di questi spensierati giovanotti con tutta la vita davanti, a caccia perenne di belle ragazze e non abituati a confrontarsi con qualcosa di diverso che non conoscevano bene. Poi però la frequentazione, la passione di Bruno per la balestra, il suo attaccamento alla Federazione e la gentilezza del suo agire, hanno fatto sì che diventasse un importante ingranaggio di questo manipolo di giovani sammarinesi reclutato dal Prof. Giuseppe Rossi.
In quel periodo i balestrieri di San Marino, dopo alcuni anni di gavetta, stavano crescendo a tutti i livelli, ed anche tecnicamente stavano riducendo le distanze dai maestri di Gubbio e di Sansepolcro, depositari dell’unico Palio della Balestra Antica all’Italiana che si è ripetuto dal Medio Evo fino ad oggi senza soluzione di continuità.
Tra le altre cose Bruno Giacomoni fu protagonista di un episodio che, per farla breve, lo vede rimanere alla frontiera del Brennero, quando in pullman i balestrieri si stavano recando in Germania. In pratica, al momento di ripartire, ci scordammo di Bruno e ripartimmo senza di lui e nessuno se ne accorse. Mentre viaggiavamo in territorio tedesco, ecco giungere a tutta velocità un’auto della Polizia, i cui occupanti ci intimano di fermare l’autobus. Dall’auto scendono due poliziotti e Bruno Giacomoni che gesticolava piuttosto agitato.
Dopo le spiegazioni del caso e i ringraziamenti, Bruno, incavolato nero, entra dal retro dell’autobus e comincia ad emettere suoni che non gli avevamo mai sentito fare, ma che bene mostravano la sua irritazione. Anzi, io credo che egli abbia veramente cominciato a farsi capire dagli altri proprio in quel preciso istante. Tanto è vero che nel bel mezzo della concitazione del momento, del rumore e delle risate di taluni, Lazzaro Fantini, personaggio conosciutissimo a San Marino ed autorevole membro della Federazione, dall’alto della sua autorevolezza ammonì tutti dicendo:
«Silenzio, parla il muto!»

Comunque sia, Bruno Giacomoni continuava ad esercitarsi nel tiro con la balestra ottenendo lusinghieri risultati, fino a quando nell’estate 1973, nel corso della disputa del Torneo della Federazione Nazionale Italiana Balestrieri, composta da Gubbio, Sansepolcro, Massa Marittima, Lucca e San Marino, svoltosi su di una piazza tra le più belle d’Italia, nella Città di Massa Marittima, Bruno Giacomoni, uomo mite, riservato e generoso, vince il titolo individuale di Re della Balestra ed era la prima volta per la Repubblica di San Marino dal 1966, anno in cui, proprio nel nostro Paese fu sottoscritto l’atto Costitutivo della Federazione Italiana.
Non solo, ma addirittura, Giacomoni vinse anche l’edizione 1974 ed entrò, ancora oggi solitario, nel libro dei primati: primo ed unico balestriere ad aver vinto il titolo di Re della Balestra per due anni consecutivamente.
A nessun’altro, fino ad oggi, è capitato di fare altrettanto!
Insomma, Bruno Giacomoni, non solo prese parte, assieme a tanti altri giovani, a quella meravigliosa avventura che fu la nascita e la crescita della Federazione Balestrieri Sammarinesi, ma ne divenne un autentico protagonista.

In questo momento di tristezza per la sua scomparsa, ho ritenuto giusto ricordarlo per quel che è realmente stato, soprattutto a coloro i quali non lo hanno conosciuto e anche perché credo, sia pure nell’ambito della piccola storia che ho raccontato, vi sia alla fine un messaggio positivo che dovrebbe rendere orgoglioso ogni sammarinese!

 



Augusto Casali
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