L'Astrolabio

Accordo U.E.: lo sconosciuto di San Marino

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Davvero il titolo del vecchio film «Lo sconosciuto di San Marino» con Anna Magnani, Vittorio De Sica e Aurel Milloss potrebbe essere tranquillamente parafrasato ai giorni nostri, in relazione all’Accordo di Associazione UE/San Marino.

Infatti, tutta la trattativa è stata portata avanti in questi anni segretamente, senza il coinvolgimento neppure dei consiglieri, neanche quelli di maggioranza, cosa clamorosamente emersa nel dibattito consiliare sulla materia ad opera di rappresentanti dei partiti che sostengono il Governo attuale.
Dunque, anche l’Accordo parafato, se ho capito bene, un mesetto fa, risulta per noi tutti il secondo, in ordine di tempo ma non d’importanza Sconosciuto di San Marino. La qualcosa è sconcertante visto che tutti gli effetti, positivi o negativi, ricadranno inevitabilmente su ogni sammarinese, anziani e neonati compresi.
Questa è l’attuale fotografia al di là della propaganda e del trionfalismo che periodicamente il Governo attiva attraverso tromboni reverenti. Ovviamente in tali circostanze, rimanendo sempre sul generico, sono stati posti in primo piano gli aspetti teoricamente positivi, tacendo naturalmente quelli teoricamente negativi. Addirittura, ad un certo punto, ad orologeria, è spuntato anche un fantomatico sondaggio, di cui nessuno aveva saputo nulla fino all’esito finale, che dimostra come la cittadinanza, in grande maggioranza, sarebbe favorevole all’accordo. Non ho ben capito come faccia ad essere favorevole o contraria, la cittadinanza, a qualcosa il cui contenuto non conosce perché fino ad ora glielo hanno tenuto nascosto.
Il 12 gennaio scorso si è svolta la Commissione Esteri, convocata prima in seduta segreta (anche quella!) che si è poi svolta normalmente. Evidentemente non tutti sono andati nel pallone. Ma pur essendo passato un mese dalla firma e la seduta si sia svolta in modo aperto, anche in questa circostanza il protagonista è stato Lo sconosciuto di San Marino: il testo integrale dell’Accordo raggiunto tra San Marino e Unione Europea non cera! C’era solo il Segretario di Stato competente, il quale ha continuato a spargere nebbiolina e ha disquisito su quando sarà fatta la ratifica, senza dare certezze neppure questa volta.
Però, incalzato da taluni membri di Commissione, qualcosa gli deve essere sfuggito, visti i resoconti giornalistici. Ad esempio, San Marino non riceverà i famosi fondi diretti a cui taluni aspiravano tanto, poiché San Marino non sarà comunque un Paese membro dell’U.E. Quindi sperare che ci diano i soldi per il nuovo Ospedale (quando non siamo capaci di far funzionare neppure quello vecchio) è una chimera. Parola di Segretario di Stato!

Poi c’è chi ha lamentato che nell’accordo non ci sarebbe neppure la soluzione dell’ormai annoso problema del T2. E il Segretario di Stato agli Affari Esteri ha confermato che «Non siamo riusciti ad ottenere il suo inserimento nell’accordo». Però, ha aggiunto il Segretario di Stato, la questione «potremo affrontarla attraverso il Comitato Misto e l’Implementazione». Quindi, al massimo potrà diventare un tema di confronto di un tavolo di tecnici in cui proporre soluzioni. (Campa cavallo!).

Ovviamente di Referendum, da parte del Governo, non se ne parla. Eppure, se tutto è così positivo, come ci dicono ad ogni piè sospinto, perché si teme il Referendum? Forse perché sta venendo fuori come sono realmente le cose? Certo che quello che è emerso in Commissione Esteri non è molto tranquillizzante per San Marino e se tanto mi dà tanto…
Però, se alla fine fosse ragionevolmente accettabile il testo dell’accordo, ma chi mai si schiererebbe contro? Quindi è giunta davvero l’ora di fare conoscere a tutte le forze politiche e ai cittadini l’esatto contenuto dell’accordo raggiunto e poi, senza complicare ulteriormente le cose, il Consiglio Grande e Generale dovrebbe predisporre all’interno della Legge di ratifica dell’Accordo, un articolo che ne subordini l’entrata in vigore per San Marino all’esito di un Referendum.

Sarebbe un segnale di democrazia, di trasparenza e di serietà. Se invece si continuerà ad andare avanti a testa bassa, ammesso che i cittadini lo permettano, ognuno dovrà sobbarcarsi le proprie pesantissime responsabilità.

 



Augusto Casali
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