La Storia di San Marino

La Storia dello Stato di San Marino - Cap. 10

L’importanza degli Statuti per San Marino è notevole perché contengono la storia delle Istituzioni dal XIII al XVII secolo. Una delle prime conseguenze dell’indipendenza politica dei Comuni sancita nel 1183 dal Trattato di Costanza fu quella di poter fare leggi riconoscendo tutte le consuetudini che via via erano andate acquistando valore di legge e che dopo il 1183 vennero scritte.

Ogni legislazione, fermo restando lo «jus gentium» quale elemento generale, assunse, secondo il luogo, una fisionomia particolare.
La redazione degli Statuti verso la fine del secolo XIII e durante il XIV, crescono e si moltiplicano, così l’Italia contò centinaia di Statuti Municipali. Si chiamavano statutari quei cittadini che venivano chiamati a proporre e compilare le «riformagioni» contenute negli Statuti.
Mentre tutte le città italiane potevano legiferare solo in virtù di concessione da parte di un Signore, come ad esempio nei territori soggetti alla Serenissima o al Papa, San Marino non ebbe bisogno di licenza da nessuno ed i suoi Statuti non furono mai sottoposti all'approvazione di chicchessia, e ad onor del vero, per le peculiarità del Comune c’è addirittura da chiedersi se San Marino per dettarsi le leggi abbia avuto necessità di aspettare il Trattato di Costanza.
Quando nella metà del 1300 il Cardinale Egidio d’Albornoz ebbe il mandato dal Papa Innocenzo VI di richiamare all'obbedienza le provincie della Toscana, del Ducato di Spoleto, della Marca Anconetana e della Romagna, comminando per i contravventori la multa di 2.000 fiorini d’oro e l’annullamento degli Statuti stessi, San Marino non si sentì affatto in dovere di adempiere alle ingiunzioni e lasciò passare i tre mesi concessi come termine perentorio. Non incorse in nessuna delle sanzioni previste, infatti negli Statuti di San Marino non si legge mai che essi fossero fatti in nome e per delega di qualche Potentato, quindi la legislazione sammarinese è lo specchio e la testimonianza della sua indipendenza.
Da un rogito del 5 aprile 1253 si desume che doveva esistere uno Statuto: si trattava dell’aggregazione di 9 persone da Casole alla cittadinanza di San Marino. Ma altri documenti d’archivio risalenti al 1253, 1254, 1278 attestano l’esistenza a San Marino di una Legge scritta.
Il Malagola asserisce, riferendosi a San Marino: «… i primissimi monumenti della legislazione statutaria non furono secondi per tempo e per importanza a quegli degli altri Comuni e che anzi debbiamo contarli fra i più antichi.».

 

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A cura di Acì
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