La Storia di San Marino

La Storia dello Stato di San Marino - Cap. 11

Lo Statuto più antico conservato nell'Archivio Statale, mancante di alcuni fogli. Doveva trattarsi di un codice membranaceo che, il Delfico e il Malagola assegnano al periodo di tempo che va dal 1295 al 1302. Fu rinvenuto sotto una pila di carte giudiziarie dal Malagola quando nel 1885 ebbe l’incarico di riordinare l’Archivio dal Consiglio .

Tale Statuto è diviso in due parti: in una sono contenute 85 rubriche comprendenti

  • svariate norme sull'elezione dei Capitani;
  • il giuramento, anche da parte degli altri Ufficiali;
  • le pene comminate ai bestemmiatori, gli omicidi, gli incendiari e i ladri;
  • poi multe per chi non interveniva in Consiglio o per chi, sia nel Consiglio che nell'Arengo, interloquiva mentre un altro parlava; contravvenzioni contro i fornai; disposizioni riguardanti le guardie; regole di procedura nelle cause civili; l’assegnazione dei confini delle Gualdarie con le quali era diviso il territorio sammarinese.

La seconda parte contiene invece «riforme» e «aggiunte» dal 1320 al 1342, cioè disposizioni in materia

  • di manutenzione delle vie sui confini con Rimini;
  • di obbligo dei Capitani Reggenti di consegnare, al termine del loro mandato, una balestra con 24 quadrelli (frecce) da consegnare al Massaro del Comune;
  • di ingiunzione ai nobili e ai potenti di tenersi lontano dalla Città;
  • di fissazione dell’onorario dovuto ai notai.

Il secondo Statuto, anch'esso con fogli mancanti e pessimamente conservato, risale al 1317, giunto sino a noi, dopo tre secoli, per merito del Malagola che con un lavoro certosino riuscì a salvarlo.
Questo Statuto era composto di 57 rubriche che, con poco ordine, riguardano

  • pene per delitti;
  • disposizioni di procedura civile;
  • di polizia annonaria;
  • di sicurezza e di ordine pubblico;
  • altre prevedono la conservazione della «Fratta»;
  • altri ancora stabiliscono pene per chi offende i Capitani Reggenti;
  • per chi reca danni alla proprietà altrui;
  • oppure fissano norme di igiene pubblica;
  • vietano di lavorare nei giorni festivi;
  • proibiscono il gioco d’azzardo e limitano persino le spese nunziali.

Se i primi due Statuti non costituiscono un lavoro organico dal punto di vista dell’ordine e del sistema, con gli Statuti del 1352/1353 si giunge ad una forma statutaria ragionata. Quindi le materie trattate dalle rubriche non vagano qua e là, ma risultano raccolte in tre libri e segnano indubbiamente un passo in avanti decisivo nell'evoluzione statutaria di San Marino.

Il primo Libro tratta

  • dei Capitani Reggenti
  • e delle maggiori Cariche e della loro giurisdizione

ovvero dell’ordinamento politico ed amministrativo.

Il secondo Libro si occupa

  • delle Cause Civili
  • e della procedura del diritto privato.

Il terzo Libro riguarda tutto

  • il diritto penale
  • e della procedura relativa,

con l’indicazione dei reati e delle pene.

 

Continua...

 

A cura di Acì
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