La Storia di San Marino

La Storia dello Stato di San Marino - Cap. 13

A San Marino si pensò di far stampare gli Statuti già nel 1560 e il Consiglio ritornò diverse volte sull'argomento e nel 1568 incaricò una Commissione di riordinarli a passarli alle stampe, ma per un motivo o per l’altro prima che ciò accadesse passarono ben 32 anni.

Infatti la prima stampa degli Statuti avvenne nel 1600, quando prese corpo il volume «Statuta, Decreta ac ardinamenta illustris Reipublicae Sancti Marini». Nel 1785 poi, il Consiglio ordinò la ristampa ma anche questa volta passarono parecchi anni prima che ciò si verificasse e solo nel 1834 prese vita la nuova edizione a cura della Tipografia Casali di Forlì, con il titolo: «Leges Statutae Reipublicae Sancti Marini».
Nel 1895 apparve la terza edizione su due colonne con traduzione in italiano di Marino Fattori.
L’ultimo Statuto, detto «del 600», conclude in pratica l’evoluzione legislativa sammarinese dei secoli precedenti. Alcuni contenuti dei vari Libri sono rimasti in vigore più o meno a lungo, mentre altri sono praticamente caduti in disuso e sostituiti da Codici, Leggi e Decreti promulgati successivamente fino a giungere all'evoluzione odierna.
I primi abitanti del Titano ovviamente non avevano Leggi, ma riconobbero da subito l’autorità paterna e patriarcale dell’Abate. Però, successivamente al passaggio dal Monastero al Comune, questi si occupava della difesa dei suoi possessi fondiari e dell’assistenza spirituale dei fedeli. Cosicché rimasero sul campo problemi che divennero presto sociali e politici e che necessitavano di una organizzazione condivisa.
Così, per poter vivere concordi sullo stesso territorio, gli abitanti del Titano riconobbero l’autorità dei più anziani per trattare gli affari comuni, per regolare la vita della Comunità, per la nomina di cariche direttive e per esigere collette o tasse per far fronte alle esigenze economiche ed anche per dare vita alle prime opere rudimentali di difesa del territorio.
Ecco allora sorgere l’Arengo, la congregazione di tutti i capi famiglia «unius pro domo», cioè la prima assemblea popolare che rappresentava la piena sovranità del minuscolo Stato.
L’esistenza dell’Arengo appare solo nel X Secolo, quando la popolazione si affrancò dall'autorità religiosa dandosi la prima forma di governo a sovranità popolare.
Con l’affermarsi dell’Arengo, lo Stato di San Marino si apprestò a creare gli Organi della Costituzione Repubblicana, assumendo nel tempo, attraverso vari stadi, Monastero, Castello e Comune, la vera e propria forma di Repubblica.
La prima volta che nella storia sammarinese si ritrova la denominazione di «Repubblica», è in una lettera del Duca Federico d’Urbino, datata 12 gennaio 1448.

 

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A cura di Acì
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