La Storia di San Marino

La Storia dello Stato di San Marino - Cap. 16

Come detto, anche se negli Statuti del 1295-1232 nessuna rubrica parla del modo in cui veniva eletto, il Consiglio fu una emanazione dell’Arengo.

Come già detto doveva essere costituito di 60 padri-famiglia nominati a vita e scelti in proporzione fra gli abitanti della Terra e del Contado, ed essendo emanazione dell’Assemblea Popolare, ne mantenne tutte le prerogative e tutti i poteri.
Il Consiglio però, pur essendo detto dei LX ed avendo mantenuto tale denominazione statutaria deliberando che «sempre così si chiamasse», nei secoli variò più volte di numero.
Alla metà del XVI secolo il numero dei Consiglieri, che era salito ad 86, fu di nuovo riportato a 60, ma risalì dopo poco tempo a 72 per l’aggiunta di 12 membri rimasti fuori pur se ritenuti meritevoli e degni. Contestualmente venne anche stabilito che per il futuro non si provvedesse a nuove surrogazioni fino a riportare il numero dei Consiglieri a 60.
Successivamente, prendendo probabilmente a pretesto la scarsità di uomini degni e capaci, alcune famiglie che puntavano evidentemente al monopolio politico, nell'ottobre del 1657 i Capitani Reggenti Giacomo Belluzzi e Camillo Bonelli, essendo morti 15 Consiglieri mentre altri 5 erano continuamente assenti, tenendo conto che non poche famiglie erano andate estinguendosi per mancanza di successori, proposero di restringere il numero dei Consiglieri.
Il Consiglio, con soli due voti contrari, stabilì la riduzione a 45 Membri: 30 cittadini e 15 contadini, aggiungendo che quello fosse per l’avvenire il numero fisso.
Ma in seguito, per la difficoltà di riunire la maggioranza del Consiglio, venne deciso di dichiarare legali le sedute anche con soli 20 Consiglieri presenti, mentre nel 1739, anno dell’occupazione Alberoniana, i Consiglieri in vita erano solo 27.
A questo punto San Marino si trova di fronte all'oligarchia più evidente, tanto è vero che il Cardinale Alberoni per giustificare l’indebita invasione, sicuramente esagerando molto, portò a giustificazione l’intervento perché a San Marino comandavano «cinque o sei capi coi rispettivi seguaci e consorti, incettavano i viveri, impinguavano, malversavano e prevaricavano… i Sammarinesi oppressi.»

 

Continua...

 

A cura di Acì
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